Per effettuare la redazione del DVR a Padova nella maniera corretta è consigliabile rivolgersi a professionisti del settore che sappiano dare un supporto tecnico concreto. Il documento di valutazione dei rischi, infatti, è molto importante e deve essere compilato a dovere, con dovizia di particolari e attenzione.
OPI, azienda leader nella sicurezza sul lavoro in Italia, rappresenta un valido aiuto per tutti quei datori di lavoro che non sanno bene come muoversi per redigere tale documento. La consulenza e l’assistenza tecnica che è in grado di offrire, possono facilitare enormemente il compito agli imprenditori.
La funzione primaria del documento di valutazione dei rischi è quella di elencare tutti i possibili pericoli insiti nello svolgimento di una particolare attività lavorativa. In esso sono raccolte tutte le procedure e le misure di sicurezza adottate dall’azienda per tutelare i lavoratori, allo scopo di limitare al massimo il verificarsi di tali incidenti.
È altresì importante sottolineare che fra i possibili fattori di rischio si deve tenere conto, non solo di quelli ambientali o dovuti all’utilizzo di macchinari, ma anche di quelli legati allo stress lavorativo e gli eventuali pericoli per le collaboratrici in stato di gravidanza.
Secondo quanto previsto dalla normativa relativa al DVR codificata nell’articolo 28 del D.Lgs. n. 81/2008, è il datore di lavoro ad avere l’onere di redigere tale documento. Non può delegare in alcun modo suddetto compito, ma può tuttavia avvalersi di professionisti per ricevere consulenze tecniche dettagliate e suggerimenti sulle migliori procedure di prevenzione dei pericoli.
La prima figura professionale che può fornire assistenza al datore di lavoro è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Si tratta di una persona (o un azienda) competente nella valutazione dei rischi, che può contribuire concretamente anche nella pianificazione delle misure di protezione e prevenzione.
A questa si aggiungono poi il Medico Competente, il quale si occupa della predisposizione del protocollo per la sorveglianza sanitaria, e il Responsabile dei Lavoratori (RLS) che deve essere consultato in via preventiva e al quale deve essere inviata una copia per presa visione della valutazione dei rischi.
Perché il DVR sia valido è necessario che abbia data certa. Per fare ciò ci si può avvalere di strumenti quali: l’apposizione di un timbro postale, l’utilizzo della marca temporale, l’invio a mezzo posta elettronica certificata o anche semplicemente timbrando e sottoscrivendo il documento nella sua interezza.
Tale dato costituisce una prova documentale fondamentale per tutelare l’azienda, che ha una reale valenza giuridica in caso di infortunio dei dipendenti. Il documento dimostra infatti che sono state effettuate tutte le valutazioni e presi tutti i provvedimenti possibili per tutelare i lavoratori.
Ora che il corretto procedimento per la redazione del DVR è stata chiarita ed esaminata in ogni dettaglio è necessario specificare che tale documento non ha una reale data di scadenza. Questo non significa tuttavia che una volta redatto non debba più essere toccato, ma anzi è imperativo che venga aggiornato costantemente durante tutto il ciclo vitale dell’azienda.
L’articolo 29, comma 3, del T.U. per la Sicurezza sancisce che il documento di valutazione dei rischi venga riesaminato e opportunamente modificato quando si verificano le seguenti condizioni:
Grazie alle competenze maturate in 40 anni di esperienza nel settore della sicurezza, OPI è il partner ideale per la redazione del DVR a Padova. Per ulteriori informazioni su costi o consulenze, vi invitiamo a cliccare sul link qui riportato.